Quesito posto alle Sezioni unite: "se il sequestro delle somme di denaro giacenti su conto corrente bancario debba sempre qualificarsi finalizzato alla confisca diretta del prezzo o del profitto derivante dal reato, anche nel caso in cui la parte interessata fornisca la “prova” della derivazione del denaro da un titolo lecito (Sez. six, 7021/2021).
Quando perde efficacia il sequestro preventivo? Il sequestro preventivo perde efficacia se il giudice non emette l’ordinanza di convalida entro dieci giorni dalla ricezione della richiesta.
Ne consegue che è legittimo il sequestro di un’intera azienda allorché vi siano indizi che anche taluno soltanto dei beni aziendali sia, proprio per la sua collocazione strumentale, in qualche modo utilizzato for each la consumazione del reato, a nulla rilevando che l’azienda in questione svolga anche normali attività imprenditoriali. Cass. pen. sez. VI 26 luglio 2001, n. 29797
Il sopravvenire della sentenza di condanna in primo grado dell’imputato, con la quale venga disposta la confisca di un determinato bene, integra di for every sé il necessario fumus commissi delicti
In questo contesto, il pubblico ministero chiede al giudice for each le indagini preliminari (GIP) di emettere un decreto di sequestro preventivo del conto corrente dell’indagato for each evitare che il denaro venga dissipato. Il GIP, valutate le circostanze, emette un decreto di sequestro preventivo, il quale deve indicare chiaramente i beni oggetto del sequestro e le ragioni che ne giustificano l’adozione.
Il sequestro preventivo può avere ad oggetto solo il risultato di un’attività e non l’attività in sé, perché è estranea ad esso la funzione di inibizione di comportamenti, sicché è illegittimo, peraltro risolvendosi nell’indebita invasione della sfera di attribuzioni della giurisdizione civile, il sequestro di un fascicolo processuale relativo all’esecuzione immobiliare in corso nei confronti di un soggetto vittima di fatti estorsivi, finalizzato advert impedire che il reato sia portato advert ulteriori conseguenze. Cass. pen. sez. II 24 marzo 2006, n. 10437
Sul punto, le Sezioni Unite, nelle fattispecie previste dalla normativa della 231/2000, negavano recisamente che il curatore potesse proporre impugnazioni avverso misure cautelari reali aventi advertisement oggetto beni appartenenti al fallito, sul rilievo che l’organo della procedura risultasse terzo, estraneo, rispetto al procedimento cautelare e non fosse , perciò, titolare di diritti sui beni in sequestro, né potesse agire in rappresentanza dei creditori, non essendo neanche questi ultimi, prima dell’assegnazione dei beni e della conclusione della procedura concorsuale, titolari di alcun diritto sugli stessi (Cass.
L'esigenza di disporre il sequestro preventivo, al good di salvaguardare la conservazione dei beni oggetto di confisca, può verificarsi in qualsiasi fase e grado del procedimento, dunque anche in quella esecutiva, e poiché tale misura cautelare può essere disposta pure quando la cosa è suscettibile di confisca (artwork.
C.in un procedimento per falso e truffa a carico di taluni soggetti cui si addebitava di aver fraudolentemente maggiorato i canoni di locazione di taluni immobili locati ad amministrazioni pubbliche, ha cassato senza rinvio l’ordinanza con la quale era stato disposto il sequestro preventivo delle maggiori somme che si assumevano percepite dagli indagati, rispetto a quelle cui esse avrebbero avuto diritto). Cass. pen. sez. I 19 dicembre 2000, n. 5801
Qual è la differenza tra il sequestro preventivo e probatorio? Mentre il sequestro preventivo è una misura cautelare reale applicata for every evitare che si commetta un altro reato, il sequestro probatorio rappresenta uno dei mezzi della prova.
Il nodo da sciogliere involge, più in generale, il corretto inquadramento della misura ablativa di cui al secondo comma dell’art.
Nel caso in cui il reato sia commesso nell'interesse di un'impresa dal suo legale rappresentante, il sequestro e la confisca diretta possono colpire le somme nella disponibilità della società e non già quelle in possesso del legale rappresentante, e che neppure il compenso elargito dalla società a quest'ultimo può essere ritenuto profitto del reato, salvo non venga provata una situazione di è più grave una denuncia o una querela osmosi economica tra persona giuridica e persona fisica che la rappresenta, in cui la prima è un mero schermo formale grazie al quale la seconda agisce come effettivo titolare dei beni della medesima (Sez. 3, 31369/2021).
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È legittimo il mantenimento del sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni di una società, nei cui confronti pende un procedimento per responsabilità amministrativa nascente da reato, anche quando sopravviene a carico dell’ente una procedura concorsuale, poiché tale vicenda giuridica non sottrae al giudice penale il potere di valutare, all’esito del procedimento, se disporre la confisca, e, in caso positivo, con quale estensione e limiti.